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L'isola dei senza memoria - Yoko Ogawa

Immagine del redattore: sarailmioblogsarailmioblog

Titolo: L’isola dei senza memoria

Autore: Yoko Ogawa

Collana: La cultura

Pagine: 302


Ciao a tutti!

Oggi ho deciso di fare la recensione di un libro che ho finito di leggere da poco (al momento sto leggendo Fidanzati d'inverno della saga attraversaspecchi).

Il libro è candidato agli International Booker Prize 2020, premio internazionale che viene assegnato nel Regno Unito.

L'editore, Il saggiatore, ha regalato vari ebook durante la quarantena ed uno di questi era L'isola dei senza memoria.

Ammetto che li ho scaricati quasi tutti: sono tutti titoli avvincenti ma questo è quello che mi ha catturato di più per la copertina e il titolo.


TRAMA:

Ho amato questo libro. Un libro semplice che non cerca di conquistarti con tanti eventi, personaggi o problemi ma che vuole farti capire quanto sia scritto bene.


In un universo dispotico esiste quest'isola dove la maggior parte delle persone perde la memoria di qualcosa; così da un giorno all'altro. Possono essere oggetti banali come i campanelli o un cibo o cose più importanti come i calendari (senza di essi non sapremmo in che giorno, mese ed anno in cui ci troviamo).

Attenzione però perché le cose scomparse non scompaiono fisicamente, ma solo dai loro ricordi: vedendo l'oggetto non sanno più cosa sia e a cosa serva. Come se l'intera popolazione soffrisse di Alzheimer.


Il vuoto, che si crea nella loro testa e nel loro cuore, disturba così tanto le persone che devono eliminare ogni traccia della cosa perduta.


Non tutti, però, dimenticano ed infatti sono sequestrati e portati via dalla Polizia con le "cacce ai ricordi" (coloro che ricordano vengono scoperti attraverso la codifica del DNA perché diverso dagli altri). Credo che questo paragone si potrebbe fare con, per esempio, la Shoah dove le persone venivano portate via solo per la loro religione.

I vicini fanno finta di nulla come se non fosse successo ,come succedeva durante la Shoah, e le loro vite continuano.

I coraggiosi ci sono, li nascondono ma la polizia è inarrestabile: non esiste cantina, sgabuzzino o muro nascosto che non riescano a scovare.

La protagonista è una scrittrice di romanzi che è orfana (la madre era di una di quelle persone che non dimentica ed è stata portata via quando era una bambina e il padre è morto) e ha solo due contatti importanti nella sua vita: il Nonno (un vecchio amico di famiglia, signore anziano un po' tuttofare) e R, il suo editore.

La sua vita scorre tra una "scomparsa" e un'altra, ma la ragazza è preoccupata: cosa succederebbe se un giorno tutto quanto sparisse? Il suo cuore diventerebbe completamente vuoto e freddo?

Gli abitanti, anche volendo, non possono uscire dall'isola perché tutti hanno dimenticato come si guidano le navi. Sono tutti intrappolati in questo piccolo spazio di mondo che sta sparendo, pezzo dopo pezzo.

La cosa che mi ha colpito di più è che non sapremo mai i nomi dei personaggi principali ma quelli secondari si: forse voleva farci concentrare sulla loro personalità e mentalità perché sono la cosa più importante di questo libro.


CONCLUSIONE:

VOTO: 4/5

CONSIGLIATO: a chi sa apprezzare i libri con ritmi lenti, corti ma che ti faranno pensare su molti aspetti della vita che riteniamo insignificanti.


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